Italian Haute Couture between Glorious Past
and Brilliant Future

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"Quando i sogni si avverano!"

Sin da bambina sognavo di lavorare nella Moda. Non avevo davvero interesse per i soliti giochi ed intrattenimenti per bambini. Il mio passatempo preferito era guardare le sfilate di Moda in TV o sostare incantata davanti alle vetrine delle boutiques di Alta Moda femminile.
Sono stata fortunata ad avere una mamma che mi ha insegnato le nozioni di base del taglio e cucito e che, per prima in famiglia, ha intuito il mio talento. Devo ringraziare lei se questo non è andato perso ma anzi è stato coltivato nella massima libertà di espressione, esercitandolo per puro diletto, senza alcun fine o competizione. Posso dire che ho avuto il privilegio di provare quello che tutti gli artisti sognano: il creare per la gioia di creare, di scatenare la fantasia, libera da ogni condizionamento, regola o tendenza.

E’ in questo clima di gioiosa sperimentazione che si forma, con gli anni, la consapevolezza che “il cucire” da hobby sarebbe diventato una professione. Decido quindi di traferirmi a Torino per studiare modellistica e sartoria perchè è la Scuola che educa il talento ed insegna a disciplinare il genio. Questi sono stati gli anni duri dello studio e della formazione nel più severo e rigoroso spirito Sabaudo ma anche gli anni di una naturale immersione stilistica nella doppia anima di Torino, quella “Reale” e quella modernamente orientata al futuro, al Design e all’Arte Contemporanea. Lo stile Bruna Couture, in bilico tra un Glorioso Passato ed un Brillante Futuro e’ sicuramente nato inconsciamente in questo periodo.
L’essermi poi diplomata a pieni voti mi ha aperto subito le porte di un importante laboratorio di Sartoria con collaborazioni con Brands Internazionali. Ero molto orgogliosa di fare parte, così giovane, del team tecnico ma ancora di più di poter crescere professionalmente mettendo mano a lavori di grandi stilisti che avevano iniziato a fare Haute Couture e abiti da sposa alla fine degli anni 50, il decennio più elegante dello scorso secolo.
Questo successo personale mi ha incoraggiata a pensare che un giorno anche io avrei avuto la mia “Maison“ e questo è successo nel 2014 a Saluzzo, una splendida cittadina del mio Piemonte, che racchiude tutto quanto rende l’Italia speciale dal punto di vista dell’Arte e dell’Artigianato.
Il mio sogno si era finalmente realizzato!

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